La guerra d’Etiopia è ‹la› guerra del fascismo, ideologica e razziale. La ‹guerra totale› del 1914-1918 è portata contro un esercito, quello etiopico, impreparato, verso cui Roma può dispiegare una supremazia ‹tecnologica› indiscussa (carri armati, mitragliatrici, artiglierie e aerei). Anche la Regia aeronautica gioca la sua parte, collaudando nuovi velivoli da bombardamento che colpiscono (anche con gas letali) combattenti e popolazioni indigene. Non essendovi avversari nei cieli abissini, piloti e avieri supportano le forze di terra con bombardamenti e spezzonamenti, trasporti e aviolanci di materiali, ricognizioni. I gerarchi si entusiasmano per una guerra ‹poco pericolosa› pilotando gli aerei della 15a Squadriglia ‹La Disperata› (Ciano) o prendendovi posto come turisti (Pavolini).