Nel 1911 l’Italia giolittiana sbarca nella Libia dominata dall’Impero ottomano. Gli italiani prendono Tripoli nel settembre 1911 confidando in una guerra breve che si protrae, in realtà, per un anno, contro i turchi, e per un ventennio circa, contro gli arabi. È nel conflitto italo-turco che l’aereo compare sul campo di battaglia per la prima volta: a bordo di velivoli francesi (Blériot e Farman) e dirigibili, gli italiani bombardano, osservano e fotografano. Dopo la Grande Guerra e l’avvento del fascismo, Roma intende ‹riconquistare› la Libia su cui il controllo si è allentato: nelle operazioni, si distingue anche la Regia aeronautica che contribuisce a sconfiggere la Resistenza araba (1931) bersagliando combattenti e popolazioni civili e non esitando a ricorrere a ordigni caricati a gas.