Volontario irredento col nome di battaglia di Livio Scaglioni (1916), combatte col 6° Reggimento alpini: nell’aprile 1917 è ferito in Vallagarina. Terminata la guerra come sottotenente, segue D’Annunzio a Fiume rimanendo ferito negli scontri del 26 dicembre 1920 (‹Natale di sangue›). Nel dopoguerra ottiene il brevetto di pilota specializzandosi nel volo civile e in alcune prove di velocità che, ad esempio, vedono gareggiare il suo aereo con il bolide di Tazio Nuvolari. Dal 1940, presta servizio come capitano presso il Comando servizi aerei speciali (SAS); precipita nel gennaio 1941 nei pressi di Lampedusa. Medaglia d’oro al valore aeronautico.